L’inserimento nel contesto urbano di un volume con un’altezza contenuta, permette la definizione di spazi residui verso il giardino, il Max Museo ed i cortili circostanti. Inoltre una volumetria elementare ed una geometria precisa, garantiscono trasparenza e continuità spaziale ad altezza d’uomo e mantengono le prospettive ed i contatti visivi esistenti.
L’edificio è caratterizzato dalla contrapposizione fra il volume strutturale pieno del “cappello” ed il vuoto sottostante, creato dallo scavo che interra per metà lo spazi delle palestre, e sottolineato dalla trasparenza delle vetrate al pianterreno.
La struttura della copertura riprende dall’idea di “cappello” l’apparenza di volume pieno, ma anche la leggerezza e la traspirabilità: si tratta infatti di una struttura reticolare in acciaio con solo quattro appoggi in calcestruzzo al pianterreno, la cui camera d’aria consente una ventilazione naturale e meccanica delle palestre.