L’edificio è situato su un pendio a balze di vigna orientato a sud e gode di un ampio panorama a 180° su Mendrisio ed il paesaggio circostante. E’ penalizzato da un noioso riverbero fonico prodotto dall’autostrada nel fondovalle e dal traffico locale e turistico in transito lungo la strada del Monte Generoso. Ulteriore caratteristica del terreno, è quella prettamente naturale, costituita dalla fresca brezza serale, nota ai locali come “selvetta”, che nelle sere d’estate può costringere perfino a rinunciare a soste all’aperto se situate in zone non riparate.

Oltre a questi parametri locali, alcuni riferimenti architettonico-paesaggistici di architetture navali e costruzioni delle isole Eolie, riportate dalla committenza, hanno decisamente influenzato il progetto. E’ nato quindi un edificio dai volumi sfalsati, distribuito sulle balze di vigna, con la zona giorno nel volume in alto, aperto su panorama e sole verso sud ed il piano notte in quello in basso, naturale schermo fonico per l’altro. Il carattere mediterraneo della casa è stato armonizzato ad un preciso modus vivendi richiesto dalla committenza e viene mantenuto coerente fino al dettaglio ed all’arredamento, curato dagli architetti.

Il fenomeno “selvetta” viene schermato e incanalato secondo le necessità, per cui la terrazza al piano giorno ne è di principio protetta, mentre le aperture a nord del soggiorno possono catturarne il flusso ed incanalarlo all’interno, dove, attraverso la forma del tetto e ed il vano delle scale, può raggiungere filtrato il piano notte e arrecare sollievo al sonno nelle afose notti d’estate.

[immagini: Filippo Piantanida]