Il terreno fa parte di una zona un tempo interamente coltivata vigna, rimasta come un’isola all’interno di un territorio sempre più occupato da strade, edifici ed infrastrutture. La vigna rappresenta quindi una testimonianza del passato, strettamente legata alla morfologia del territorio ed alla tradizione agricola del Mendrisiotto. 

I campi coltivati a vigna sono caratterizzati dal terrazzamento e dal regolare andamento dei filari, generalmente paralleli alle curve di livello. Ciò porta alla creazione di spazi contraddistinti da lunghi corridoi tra filare e filare, aperti ai loro estremi e relativamente chiusi longitudinalmente.

In estate poi si fregiano di un elemento supplementare, costituito da una rete tesa al di sopra di essi, a guisa di tetto leggermente ricurvo, che porta a trasformare gli spazi tra filare e filare in ambienti “interni”. Queste immagini sono state il filo conduttore del progetto. La struttura della vigna e le caratteristiche degli spazi fra filare e filare sono stati lo spunto per definire il progetto, improntato su due campiture strutturali affiancate di 2.40 m di larghezza, sviluppate parallelamente ai filari della vigna. Gli aspetti funzionali dettati dalla committenza, hanno portato a suddividere la zona giorno e la zona notte su entrambi i piani, nell’intento di offrire in futuro la possibilità di suddividerla in due appartamenti, uno per ogni piano.

[immagini: architetti]