progettotrasformazione
anno2020-2021
luogoairolo

Consorzio Guscetti-Cattaneo-Ambroise

Nell’ambito del traforo del secondo tubo autostradale del San Gottardo, l’Ufficio Federale per le strade (USTRA) ha previsto la realizzazione di due Centri visitatori alle estremità nord e sud del tunnel, uno ad Airolo ed uno a Göschenen.

Il mandato per il Centro visitatori Sud ad Airolo prevede il recupero di uno stabile delle FFS in disuso e contiguo alla stazione, con l’inserimento di un programma misto: al pianterreno l’entrata al Centro visitatori e gli uffici della Direzione lavori del traforo, al piano superiore lo spazio vero e proprio del Centro visitatori.

Se da un lato il pianterreno si prestava già per l’organizzazione di spazi destinati ad uffici, al contrario il piano superiore si presentava “intasato” da pareti e solai che mascheravano un ampio spazio mansardato, definito da una stupenda carpenteria risalente all’epoca della costruzione, probabilmente i primi decenni del ‘900. L’intervento si è quindi concentrato nello svuotamento totale del piano superiore, con l’eliminazione di pareti e solai per la formazione di un unico grande spazio espositivo sotto le fitte capriate della struttura originale del tetto. Al pianterreno lo spazio d’entrata al Centro visitatori è definito e rafforzato da una lunga pensilina, sporgente ai lati, che raccoglie i due flussi di potenziali visitatori, convogliandoli verso l’entrata: uno proveniente dalle banchine dei treni e l’altro dal piazzale della stazione e dal villaggio di Airolo. Una volta entrato, il visitatore si ritrova in un ambiente a doppia altezza che collega spazialmente i due piani del Centro, dove un’ampia scala in legno lo invita a salire verso l’esposizione. Gli spazi degli spogliatoi per i visitatori scaturiscono da un gioco di vuoti e pieni, dove quest’ultimi sono rappresentati da scatole in legno, contenitori per i vari servizi igienici.

Il contrasto fra i materiali preesistenti – minerali al pianterreno e lignei al piano superiore – è rafforzato dai nuovi interventi, dove i pavimenti ne riprendono fedelmente l’origine (massetto cementizio al pianterreno e doghe di legno al piano superiore), mentre i nuovi inserimenti sono trattati come “arredi” in legno, leggeri ed effimeri (la scala, l’ascensore ed i servizi igienici).