Gli splüi sono ambienti costruiti sotto roccia, appartenenti al passato rurale delle valli del Canton Ticino e ispirano questo progetto che cerca una forte integrazione nel paesaggio naturale, un ridotto impatto sul sito ad un’accentuata capacità espressiva quale luogo di accoglienza ed aiuto.
La proposta progettuale consiste in un edificio razionale e tecnologico, un insieme di ambienti accoglienti e confortevoli con collegamenti diretti, chiari e di facile orientamento per l’utenza varia di questo centro ospedaliero, unito all’esistente Casa anziani La Quercia.
Il volume a due piani fuori terra è forse atipico per un ospedale ma consono alla scala del luogo e conforme alla morfologia del terreno, tanto da compensare, con un tetto verde, la superfice di prato occupata – appunto uno splüi a tutti gli effetti. Si apre inoltre al dialogo con la Casa per anziani, non ergendosi a barriera davanti ma cercando piuttosto un dialogo volumetrico con quest’ultima.
L’inserimento di corti verdi interne, che permettono a tutti gli spazi di godere di scorci, di luce e di contatti visivi con la natura circostante, è concepito come un ulteriore mezzo curativo per gli utenti dell’ospedale.
Il progetto si sviluppa su di una maglia quadrata di 7 x 7 metri con una struttura pilastro/soletta in cemento armato, come i relativi nuclei delle circolazioni verticali. I sottomultipli di questa maglia sono la base geometrica per le facciate in vetro-metallo. La struttura del piano seminterrato è simile, di dimensioni adatte alla pianificazione di parcheggi e delle relative corsie di marcia.