concorsonuova palestra
luogoverscio
anno2018
mottodent e föra

La proposta progettuale legge il nuovo edificio come elemento indipendente ed autonomo dal complesso scolastico e prende spunto dalla natura del luogo, caratterizzata dal ripido pendio fra scuola e futura palestra e dal bosco, vero elemento di dialogo del progetto. Orientamento e disposizione planimetrica seguono la naturale conformazione della golena della Melezza, definiscono geometricamente il bosco circostante e creano uno “spazio radura” ordinato al suo interno.

Il volume della nuova costruzione è volutamente compatto in tutte le sue tre dimensioni e propone un grande lucernario, rappresentato dalla maggiore altezza richiesta dalla palestra, lasciando volutamente predominare bosco e natura. Il suo portico perimetrale a doppia altezza ne esalta la destinazione di edificio pubblico, rifacendosi a classiche tipologie di edifici di rappresentanza. In questo senso, la verticalità del ritmo serrato dei pilastri è anche una libera interpretazione, ordinata, del susseguirsi casuale dell’alberatura circostante.

Le caratteristiche naturali e morfologiche di questa zona della golena hanno suggerito ai progettisti di pensare ad un edificio dall’impatto modesto sul luogo e dall’inserimento tranquillo nel contesto. Elementi del paesaggio quali il bosco, il fiume ed i terrazzamenti del terreno si traducono in tecniche costruttive e materiali rispettosi di tale situazione. Il non facile accesso al futuro cantiere hanno inoltre indotto a concepire una realizzazione in sistemi prefabbricati, caratterizzati da cantieri poco invadenti e da un’esecuzione in tempi contenuti.

La costruzione propone una struttura in calcestruzzo per le parti interrate, in particolare per il rifugio di protezione civile, ed una struttura di legno ad elementi prefabbricati per la costruzione fuori terra. La scelta di un materiale organico quale il legno all’interno di un contesto paesaggistico ben conservato, quale quello della golena, spinge a mostrarlo nel suo aspetto naturale, sia all’esterno (con adeguata protezione) che all’interno dell’edificio, secondo una consuetudine oramai affermata e sperimentata in tante altre regioni della Svizzera per edifici con simile destinazione.