Il progetto delle cappella segue quello del dispensario di Dédomé, progettato e realizzato nel 2004. Esso si inserisce nel piano ortogonale del nuovo quartiere sanitario del villaggio, insieme all’ospedale ed al citato dispensario. La necessità di una nuova cappella è data dalla fatiscenza di quella attuale che deve essere sostituita. La scelta della tipologia costruttiva e dei materiali segue fedelmente quella del dispensario, che prevede di realizzare l’edificio interamente ad opera della popolazione locale con materiali reperiti e lavorati sul posto: mattoni di terra cruda estratta dalle campagne circostanti, essiccati al sole e legname di mogano proveniente dalle vicine foreste. In pochi punti nelle murature sono inseriti elementi strutturali in calcestruzzo armato, anch’esso realizzato sul posto mischiando pochissimo (e costoso) cemento alla sabbia locale, portata con ceste sul capo dalle laboriose donne del villaggio.
Il progetto prevede una serie di setti murari in mattoni lasciati a vista; muri di cinta che definiscono prima il sagrato e poi lo spazio interno di culto vero e proprio, in un movimento continuo che accompagna il fedele. Essi sono sovrastati da un volume triangolare, realizzato con i medesimi mattoni, questa volta intonacati e con una copertura in lastre di metallo ondulato. Lo spazio interno viene ventilato naturalmente ed attrezzato con piccole aiuole fiorite, bagnate direttamente dall’acqua piovana. Quest’ultime, posizionate ad un ritmo regolare sul lato lungo dello spazio di culto, ricordano le piccole nicchie con altari delle navate laterali delle chiese cristiane.